L’Unione delle Camere Penali Italiane esprime la più ferma condanna per quanto dichiarato dal vice-Presidente del Consiglio on. Di Maio in relazione alle recenti decisioni assunte da due diversi Collegi del Tribunale del Riesame di Napoli. Il documento della Giunta
L’Unione delle Camere Penali Italiane esprime la più ferma condanna per quanto dichiarato dal vice-Presidente del Consiglio on. Di Maio in relazione alle recenti decisioni assunte da due diversi Collegi del Tribunale del Riesame di Napoli, che hanno annullato le ordinanze di custodia cautelare per fatti di stupro contestati ad alcuni giovani indagati.
Non entriamo nel merito della vicenda, perché non siamo in condizioni di farlo esattamente come non lo è l’On. Di Maio, che -come noi- non ha letto una sola pagina di quella indagine e non conosce le motivazioni di quelle due decisioni assunte dal Tribunale di Napoli, perché non sono state ancora scritte e pubblicate.
Questo costume, barbaro ed incivile, di esprimere giudizi categorici e sprezzanti sui protagonisti di vicende giudiziarie che si ignorano, e sulle motivazioni di provvedimenti giudiziari ancora non scritti, tradisce senza equivoci la povertà intellettuale e l’analfabetismo istituzionale e politico di chi pure riveste responsabilità apicali di Governo nel nostro Paese.
In nome di una ossessione bulimica per il consenso elettorale, da conquistare ad ogni costo, si coglie con cinismo ogni occasione per vellicare ed assecondare i sentimenti più rozzi e corrivi della pubblica opinione, con disprezzo inverecondo per i principi costituzionali fondativi del nostro patto sociale, tra i quali quello primario di presunzione di non colpevolezza.
L’Unione delle Camere Penali Italiane esprime piena solidarietà ai giudici napoletani che hanno mostrato indipendenza di giudizio nell’adempimento del proprio dovere; ai colleghi impegnati nel loro magistero difensivo, anche essi fatti oggetto di minacce ed insulti sulla rete; ed alla Camera Penale di Napoli, che con tempestività e fermezza ha saputo esprimere parole di esemplare senso civico e di fermo monito.
Roma, 31 marzo 2019
La Giunta