27/05/2025
Gira la ruota

Pubblichiamo la nota a firma della Giunta e dell'Osservatorio Informatizzazione del Processo Penale a seguito del mal funzionamento del portale telematico.

Da due giorni il Portale dei Depositi Atti non funziona correttamente. I difensori riescono ad operare in maniera randomica con un passa parola incessante nelle chat e nei gruppi ormai sviliti a luogo di sole comunicazioni di questo tipo.  La ruota gira e la pagina non si carica.

Il malfunzionamento potrebbe essere sopportato con stoicismo dall’avvocatura, speranzosa che da esso venga partorita qualche implementazione del sistema, se solo il DGSIA rispettando la legge, consentisse di poter svolgere in qualche modo le attività difensive.

Giova riportare il dato normativo a presidio di queste evenienze:

Art. 175 bis c.p.p. Malfunzionamento dei sistemi informatici

1. Il malfunzionamento dei sistemi informatici dei domini del Ministero della giustizia è certificato dal direttore generale per i servizi informativi automatizzati del Ministero della giustizia, attestato sul portale dei servizi telematici del Ministero della giustizia e comunicato dal dirigente dell'ufficio giudiziario, con modalità tali da assicurarne la tempestiva conoscibilità ai soggetti interessati. Il ripristino del corretto funzionamento è certificato, attestato e comunicato con le medesime modalità.

2. Le certificazioni, attestazioni e comunicazioni di cui al comma 1 contengono l'indicazione della data e, ove risulti, dell'orario dell'inizio e della fine del malfunzionamento, registrati, in relazione a ciascun settore interessato, dal direttore generale per i servizi informativi del Ministero della giustizia.

3. Nei casi di cui ai commi 1 e 2, a decorrere dall'inizio e sino alla fine del malfunzionamento dei sistemi informatici, atti e documenti sono redatti in forma di documento analogico e depositati con modalità non telematiche, fermo quanto disposto dagli articoli 110, comma 4, e 111-ter, comma 3.

Spiace constatare come nulla di tutto ciò – ancora una volta – sia stato fatto. Non ci si stupisce più di tanto, perché l’assenza di comunicazioni all’avvocatura da parte del dipartimento ministeriale che si occupa di processo penale telematico, è ormai prassi consolidata. Si è scelto di comunicare, supportare e informare gli utenti abilitati interni, lasciando invece gli utenti abilitati esterni in una sorta di autogestione formativa. Si è scelto di non procedere con una formazione o quantomeno un’informazione congiunta e la conseguenza più tangibile di questo agire risulta essere il proliferare di cortocircuiti interpretativi anche delle norme di più semplice lettura.

La mancata attestazione del malfunzionamento da parte del direttore generale per i servizi informativi ministeriali segna un altro passo all’indietro nell’opera di costruzione del giusto processo penale telematico, manifestando in maniera plateale la disparità tra le parti. C’è chi può autolegittimarsi nel depositare in analogico e chi deve continuare a fissare la ruota che gira.

Roma, 27 maggio 2025

La Giunta
L’Osservatorio Informatizzazione del Processo Penale

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