18/01/2024
Il divieto di intercettazione dei difensori

Divieto di intercettare i difensori: la nota della Giunta
 

L’Unione delle Camere Penali ha appreso con grande soddisfazione la notizia dell’approvazione da parte della Commissione Giustizia del Senato della norma con la quale, finalmente, si impone in modo espresso l’obbligo di interrompere immediatamente le intercettazioni di conversazioni o comunicazioni che intercorrono tra difensori, investigatori privati autorizzati e incaricati in relazione al procedimento, consulenti tecnici e loro ausiliari, e quelle tra i medesimi e le persone da loro assistite.

Per anni l’UCPI ha profuso ogni impegno in questa direzione e, da ultimo, aveva indirizzato ai Senatori, poco prima del voto, una comunicazione, esortandoli ad assumere la responsabilità politica di garantire finalmente il rispetto della volontà del Costituente troppo a lungo disattesa, proprio in relazione ad uno dei principi basilari sui quali si fonda il nostro patto di convivenza sociale, al diritto che nasce al fine di garantire tutti gli altri: il diritto di difesa.

Si tratta di una garanzia fondamentale per la tutela dell’effettività del diritto di difesa che, in realtà, era già stata prevista dal codice Vassalli, ma che la giurisprudenza aveva sostanzialmente posto nel nulla, riducendola ad una verifica successiva sull’utilizzabilità o meno del contenuto dell’intercettazione.

Nel prossimo passaggio in aula sarà però necessario intervenire sulla formulazione approvata in Commissione, per chiarire meglio alcuni aspetti che possono prestarsi ancora ad interpretazioni indebitamente restrittive della giurisprudenza e, soprattutto, per introdurre un sistema che consenta anticipatamente di conoscere i numeri dei difensori, degli investigatori privati autorizzati e incaricati in relazione al procedimento, dei consulenti tecnici e loro ausiliari, di modo che non possa in alcun modo essere aggirato il divieto di ascolto.

Roma, 18 gennaio 2024

La Giunta

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