30/01/2020
Il superamento del limite

L’Unione risponde al comunicato della ANM nazionale, dopo la richiesta della Camera Penale di Milano sulla locale inaugurazione dell’anno giudiziario.

 
L’Associazione Nazionale Magistrati ha duramente stigmatizzato la protesta della Camera Penale di Milano a proposito della partecipazione del Dott. Davigo all’inaugurazione dell’anno giudiziario, con un comunicato che privilegia la difesa corporativa rispetto alle ragioni serie e profonde di quella protesta.
 
È infatti del tutto chiaro a chiunque che il problema si è creato solo perché da tempo il predetto magistrato si produce in esternazioni che per forma e sostanza superano ogni limite di accettabilità, anche e soprattutto in funzione della sua carica di Consigliere del CSM.
 
Non senza dimenticare le sistematiche e reiterate espressioni di aperto contrasto verso il principio costituzionale della presunzione di innocenza, sono di questi giorni dichiarazioni alla stampa in cui viene offesa la figura e la funzione dell’avvocato difensore oltre ogni limite di decenza, per non dire della grottesca ricostruzione di possibili esiti processuali di reati omicidiari che suonano come una ridicolizzazione della funzione giurisdizionale.
 
È su tali manifestazioni di incontinenza dialettica e di dichiarato contrasto rispetto ai principi costituzionali che ci si sarebbe attesa non già una tutela di colleganza, ma una ferma presa di distanza.
 
L’Unione delle Camere Penali Italiane registra con rammarico questa situazione e rigetta ogni censura ai propri associati, nella convinzione che il dibattito sui temi della giustizia penale possa mantenersi a livelli ben più alti di quelli proposti e con pieno rispetto delle alte funzioni svolte dall’avvocatura e dalla magistratura.
 
Roma, 30 gennaio 2020
 
La Giunta
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