Il Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane, Gian Domenico Caiazza, e il Presidente del Consiglio delle Camere Penali Italiane, Armando Veneto, interpreti dei sentimenti dei penalisti italiani sono accanto al collega Roberto d’Errico, vice Presidente del Consiglio e Presidente della Camera Penale di Bologna, che ha voluto confermare con fierezza pari alla sua dignità l’impegno di difensore di un detenuto indagato per aver favorito extra comunitari alla ricerca di permessi di soggiorno, dopo aver ricevuto minacce per l’adempimento del proprio mandato difensivo.

 

Il clima di odio che la politica va spargendo ogni giorno di più ha ormai raggiunto livelli insopportabili, segno di un degrado etico e giuridico mai prima raggiunto, se - addirittura - si osa minacciare un avvocato che esercita una funzione prevista come obbligatoria dalla Costituzione che proclama il diritto inviolabile di tutti alla difesa in giudizio.

 

L’Unione Camere Penali ed i propri organi statutari manifestano vivo compiacimento a Roberto d’Errico che, da avvocato, con la sua proclamata determinazione a non piegarsi dinanzi alle minacce, ha dato lustro ad una nobile professione, e si impegnano a proseguire nella battaglia di civiltà che l’Avvocatura italiana porta avanti a dispetto di atmosfere inquinate spesso per difetto di conoscenza della cultura del diritto che la storia del nostro Paese ha insegnato ai popoli del mondo. 

 

Roma, 25 gennaio 2020

 

Il Presidente del Consiglio delle Camere Penali Italiane

 

Avv. Armando Veneto

 

Il Presidente dell’Unione Camere Penali Italiane

 

Avv. Gian Domenico Caiazza