A settant'anni dal varo della Costituzione repubblicana e a trenta dalla riforma processuale penale del 1988, si può ancora dire - e fino a che punto - che i princìpi costituzionali rappresentino un vincolo per il processo penale contemporaneo?

Le modifiche al codice, le fonti legislative esterne al medesimo, la giurisprudenza costituzionale e di legittimità, l'apporto del diritto sovranazionale e delle relative Corti, la prassi quotidiana, confermano, smentiscono o trasformano (e in quale modo) il significato che siamo stati abituati ad attribuire ai canoni della nostra Carta fondamentale in materia di giustizia penale?

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