19/06/2025
Senza preoccupazioni contro ogni intimidazione.

La risposta della Giunta alla missiva dell’ANM del Veneto dopo il contest delle camere penali territoriali tenutosi all’Open Day

La ANM del Veneto ha emesso un comunicato nel quale manifesta "profonda indignazione e sconcerto", in relazione ad un video prodotto dalla Camera Penale veneziana sul tema della separazione delle carriere, ove si afferma vi sarebbero consapevoli distorsioni della realtà che dipingono un processo penale "truccato" per la collusione tra pubblico ministero e giudice, "scenario falso che mortifica e ridicolizza l'amministrazione della Giustizia alla stessa funzione difensiva".

Se si trattasse solo di questo, basterebbe rispondere che nell'ambito di un "contest" promosso tra giovani avvocati di varie camere penali, in occasione dell'Open day, organizzato dall'UCPI a Rimini, sono stati proiettati vari video, che hanno rappresentato, in modo volutamente provocatorio, l'anomalia della unicità della giurisdizione, che vede chi accusa e chi giudica collocati nella medesima organizzazione.

Fatto non nuovo, posto che già molti anni fa l'Unione aveva elaborato una vignetta, più volte nel tempo utilizzata, che ricorrendo ad una metafora calcistica, raffigurava un arbitro con la stessa maglia di una delle due squadre, proprio a sottolineare la vicinanza di chi dovrebbe essere terzo, ad una delle due parti.

Al tempo e neppure dopo, a quanto consta, nessuno si era particolarmente sentito oltraggiato da questo libero esercizio del diritto di critica, espresso attraverso una rappresentazione figurativa di carattere satirico. 

Cambiano evidentemente i tempi ed evolvono le sensibilità, purtroppo non in meglio.

Ma se solo di questo si trattasse, sarebbe sufficiente osservare che, come gli avvocati hanno diritto di criticare liberamente ciò che non condividono, i magistrati godono dell'altrettanto libero diritto di manifestare la loro disapprovazione rispetto ai contenuti e ai modi di tale critica.

Ciò che appare del tutto fuori luogo e che connota la scomposta reazione della locale ANM di profili intimidativi, questi si grotteschi, quanto inaccettabili, è la coeva missiva inviata, oltre che al Presidente UCPI, e al Presidente della Camera Penale Veneziana, al Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Venezia e per conoscenza al Presidente del CNF, nel quale si legge che il contenuto del video "si sostanzia in un vilipendio all'ordine giudiziario", che la Camera penale avrebbe utilizzato per sostenere la propria posizione sulla separazione delle carriere "modalità palesemente calunniose" e si conclude con una surreale richiesta, rivolta al Presidente del COA, di inoltrare la lettera in questione "al Consiglio Distrettuale di Disciplina affinché vengano svolte le opportune valutazioni di competenza".

Nulla di tutto ciò si trova nel video in questione che, è bene ribadirlo, rappresenta in termini satirici, assolutamente leciti e pienamente legittimi e condivisi l'esercizio del diritto di critica tutelato dall'art. 21 della Costituzione.

Ma ove mai i magistrati che hanno inteso elaborare la missiva in questione volessero prendere sul serio le proprie affermazioni, sarebbe bene ricordare loro che il vilipendio all'Ordine giudiziario è reato procedibile d'ufficio.

Ne traggano le conseguenze e lo facciano avendo presente che il Presidente e tutta la Giunta dell'Unione sono gli unici responsabili della proiezione.

Saremo ben lieti di chiarire in qualunque sede che la libera espressione del pensiero è un valore fondante della democrazia, che continueremo a farne uso, come sempre abbiamo fatto per sostenere ciò in cui crediamo e ancor più lo faremo per sostenere la riforma costituzionale della separazione delle carriere, senza preoccupazioni e rinviando al mittente ogni intimidazione. 

Roma, 19 giugno 2025

La Giunta

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