Alla fine di questa settimana è previsto l’avvio della discussione in aula della riforma costituzionale della separazione delle carriere.
L’Unione intende costituire fin da ora un Comitato che funga da supporto all’approvazione della legge, spiegandone le ragioni ai cittadini, e denunciando le errate prospettazioni e le falsità che vengono spesso opposte alla riforma da parte dell’informazione e della stessa magistratura, che finiscono con l’inquinare il dibattito politico.
La nota della Giunta
Alla fine di questa settimana è previsto l’avvio della discussione in aula della riforma costituzionale della separazione delle carriere.
Si tratta di una importante riforma della intera magistratura indispensabile al fine di realizzare nel processo la figura del “giudice terzo”, separato dall’accusa e dalla difesa, garante dei diritti dei cittadini, previsto dall’art. 111 della Costituzione e mai di fatto realizzato.
L’Unione delle Camere Penali, sin dall’entrata in vigore del codice Vassalli si è battuta per realizzare una vera riforma che separasse la magistratura requirente da quella giudicante come unico mezzo per ottenere un Giudice forte, autorevole e indipendente, garantendo al tempo stesso l’autonomia e l’indipendenza del pubblico ministero, condizioni indispensabili per la piena realizzazione del processo accusatorio.
Una riforma che dunque non ha nulla di punitivo ma che intende garantire a tutti i cittadini un sistema penale moderno e funzionale rispettoso delle garanzie di libertà della persona iscritte nella nostra Costituzione ed ispirato ai principi liberali e democratici dell’equo e giusto processo.
Il percorso parlamentare di questa importante riforma ha avuto inizio nel 2017 con il deposito del disegno di legge di iniziativa popolare promosso dagli avvocati penalisti al quale si sono ispirati i successivi progetti confluiti nell’attuale iter parlamentare che dopo i necessari passaggi nelle Commissioni, sta ora entrando nel vivo.
Al fine di dare sostegno al complesso percorso di questa legge di riforma costituzionale, l’UCPI intende costituire fin da ora un Comitato che funga da supporto all’approvazione della legge, spiegandone le ragioni ai cittadini, e denunciando le errate prospettazioni e le falsità che vengono spesso opposte alla riforma da parte dell’informazione e della stessa magistratura, che finiscono con l’inquinare il dibattito politico.
Consapevoli della fondamentale rilevanza di questo passaggio parlamentare e dei futuri sviluppi referendari per la riuscita di una riforma che è fondamentale per il futuro del processo penale e per la piena realizzazione del modello accusatorio, l’Unione delle Camere Penali italiane metterà in campo tutte le sue energie e tutte le sue risorse, raccogliendo attorno a sé tutte le voci che vorranno liberamente concorrere alla realizzazione di quell’obbiettivo.
Roma, 25 novembre 2024
La Giunta
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