29/01/2023
La voce delle penaliste italiane si unisce all'appello del Consiglio Nazionale Forense contro la violenta repressione in Iran.

L’Osservatorio Pari Opportunità UCPI si unisce all’appello del Consiglio Nazionale Forense contro la violenta repressione in Iran.

Non possiamo restare in silenzio di fronte all’ennesimo atto di feroce violenza perpetrato in Iran in totale spregio dei diritti umani nei confronti di una giovane donna, Armita Abbasi, arrestata il 10 ottobre 2022 con l’accusa di essere una leader delle proteste contro il regime iraniano.

In carcere Armita, così come tante altre sue connazionali, tra cui Shahala Abdi giovanissima donna incinta detenuta in condizioni ancor più disumane, ha subito violenze e torture di ogni genere.

All’orrore della violenza si aggiunge lo scempio della violazione dei più elementari diritti e la negazione del diritto di difesa: i suoi avvocati, ai quali è stato impedito di incontrarla in carcere, hanno rinunciato al mandato in segno di protesta contro il regime. Armita comparirà così, oggi, davanti ad una Corte speciale, istituita ad hoc per la repressione dei “reati” commessi dai rivoltosi, priva di una difesa degna di tale nome, e subirà un simulacro di processo che non prevede alcun contraddittorio, nel quale gli avvocati sono scelti da un elenco redatto dal regime, e dove la decisione, che può essere di condanna a morte, è discrezionale, non necessita di motivazione, non è appellabile, e viene eseguita entro un mese.

Esprimiamo la nostra profonda indignazione per quanto sta accadendo anche in queste ore in Iran. Come avvocate e come donne siamo vicine e sosteniamo Armita Abbassi e tutti coloro che si battono in Iran per il rispetto della dignità umana e delle libertà fondamentali, mettendo a repentaglio la propria vita.

Manifestiamo solidarietà alle colleghe e ai colleghi iraniani anch’essi vittime del regime, privati della possibilità di esercitare la loro funzione in difesa dei “rivoltosi”, arrestati perché ultimi baluardi a tutela dei diritti e delle libertà nei quali tutti noi ci riconosciamo.

L’Osservatorio Pari Opportunità UCPI fa proprio l’accorato appello del Consiglio Nazionale Forense alle Autorità Iraniane del 27 gennaio 2023, e auspica fortemente che il Governo Italiano e le Istituzioni Europee si attivino a livello diplomatico per far sì che in Iran cessino l’orrore e la violenza contro coloro che  manifestano liberamente e pacificamente il proprio pensiero, siano garantiti a tutti i diritti fondamentali internazionalmente riconosciuti, cessi immediatamente il ricorso alla pena di morte, ed infine agli avvocati sia consentito di esercitare la professione in piena  libertà fornendo una difesa effettiva ai propri assistiti, senza timore di divenire a loro volta imputati sol per il fatto di essere avvocati.

Roma, 29 gennaio 2023

L’Osservatorio Pari Opportunità UCPI