17/03/2020
La nostra piena e responsabile collaborazione con la magistratura sia ricambiata

La nostra piena e responsabile collaborazione con la magistratura sia ricambiata, no ad iniziative dei vertici degli uffici giudiziari volte alla predisposizione di rinvii dei procedimenti a nuovo ruolo o a distanza di molti mesi da oggi, con una vera e propria "rottamazione" dei processi. La lettera del Presidente Caiazza ai Presidenti delle Camere Penali territoriali.

Cara Presidente, Caro Presidente,

in questo momento così difficile per la vita di tutti noi, desidero innanzitutto rivolgere a Te -e per Tuo tramite alle Colleghe ed ai Colleghi del Tuo direttivo e della Tua Camera Penale- il saluto e la più affettuosa vicinanza dell’intera Giunta e mio personale.

Siamo costantemente impegnati ad assicurare per quanto possibile, a fronte della quotidiana adozione di misure straordinarie nella amministrazione della Giustizia, il rispetto dei principi e delle regole alla cui difesa ci vincola il nostro mandato statutario.

Da ultimo avete ricevuto la nostra delibera avente ad oggetto il delicatissimo tema dei protocolli alla cui sottoscrizione siete sollecitati, insieme ai COA, dai capi degli Uffici Giudiziari.

Non ritorno sul merito di quelle nostre indicazioni, mentre mi preme sollecitare alla Tua ed alla Vostra attenzione una connessa questione, non meno rilevante.

Mentre veniamo sollecitati a dare il nostro contributo nell’interesse comune, non riceviamo tuttavia analoga attenzione verso la nostra funzione ed al nostro ruolo. Mi riferisco, in particolare, alle diffuse iniziative dei vertici degli uffici giudiziari volte alla predisposizione di rinvii dei procedimenti o a nuovo ruolo, o a distanza di molti mesi da oggi.

Si tratta di determinazioni allo stato non giustificate da specifiche indicazioni epidemiologiche e sanitarie, che si traducono nella prospettiva di una ingiustificata paralisi della attività giudiziaria e dunque della nostra attività professionale, con danni pesantissimi per il soggetto socialmente ed economicamente non tutelato quale è, in questo caso certamente, il libero professionista.

L’invito che Vi formulo è dunque quello di assumere ogni opportuna iniziativa affinché il rinvio delle udienze venga fissato in modo congruo e ragionevole, certamente prima dei prossimi mesi estivi. In particolare, vorrete far valere tale legittima nostra istanza proprio nel momento nel quale viene chiesta, ai fini della sottoscrizione dei citati protocolli, la nostra piena e responsabile collaborazione.

Per parte nostra, anche forti di queste vostre iniziative sui territori, rivolgeremo questa del tutto legittima e ragionevole istanza al Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura ed allo stesso Ministro di Giustizia affinché venga scongiurata questa diffusa tentazione di “rottamazione” di una grande quantità di processi, con la indebita occasione di questa davvero drammatica emergenza sanitaria.

A tutti Voi ed ai Vostri cari, un abbraccio affettuoso e fraterno.

Roma, 17 marzo 2020

Gian Domenico Caiazza