20/03/2019
Il sovraffollamento in carcere c'è e occorre eliminarlo.

Pubblichiamo la nota congiunta PRNTT-Osservatorio Carcere UCPI, l’articolo de Il Dubbio e l’intervista di Radio Radicale, a seguito dell’incontro di ieri con il Ministro della Giustizia della delegazione del PRNTT e del Responsabile dell'Osservatorio Carcere UCPI, Gianpaolo Catanzariti, sul tema del sovraffollamento carcerario.
 

PARTITO RADICALE E OSSERVATORIO CARCERE UCPI INCONTRANO IL MINISTRO BONAFEDE.

IL SOVRAFFOLLAMENTO C'È, OCCORRE ELIMINARLO.

Nota congiunta PRNTT e Osservatorio Carcere UCPI

 

È durato oltre un'ora l'incontro della delegazione del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito (PRNTT) e dell'Osservatorio carcere dell'UCPI con il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti e Giuseppe Rossodivita della presidenza del PRNTT insieme a Gianpaolo Catanzariti responsabile nazionale dell'Osservatorio Carcere UCPI, hanno esposto al Ministro, alla presenza del Capo del Dap Francesco Basentini e del Sottosegretario Vittorio Ferraresi, la situazione del sovraffollamento penitenziario e, in generale, della condizione dell'esecuzione penale nel nostro Paese.

Pur partendo da posizioni sicuramente distanti sul modo di concepire la pena, esclusivamente incentrata sull'espiazione carceraria da parte del Ministro, declinata secondo i principi della rieducazione e reinserimento sociale da parte della delegazione, l'incontro ha registrato condivisione sulla necessità di superare lo stato attuale di sovraffollamento garantendo, al contempo, condizioni dignitose di detenzione. Le conseguenze del sovraffollamento incidono, infatti, in modo determinante sul fondamentale diritto alla salute e sulle attività trattamentali come il lavoro e lo studio decisamente ridottisi nell'ultimo anno.

Un altro punto di convergenza, sollecitato dalla delegazione, è stato quello della necessaria trasparenza dei dati riguardanti i singoli istituti penitenziari. Le relative schede, infatti, non sono state da tempo più aggiornate e sono prive di alcuni elementi essenziali di conoscenza.

Al Ministro, inoltre, sono stati esposti i dati, del tutto incontestabili, riguardanti le gravi carenze relative alla funzione costituzionale della pena. L'esistenza di piante organiche che prevedono allo stato solo 999 educatori, 1.221 assistenti sociali e 233 magistrati di sorveglianza compromette, infatti, quel trattamento individualizzato che deve accompagnare il detenuto ad una sua riabilitazione, volta al reinserimento sociale. Proprio su questi aspetti, la delegazione ha chiesto di rendere finalmente operativo l'art. 75 dell'ordinamento penitenziario che prevede l'istituzione dei Consigli di Aiuto Sociale, colpevolmente disatteso da oltre 44 anni.

Quando il Ministro Bonafede ha ricordato l'intervento prioritario del suo dicastero sull'edilizia carceraria, PRNTT e UCPI hanno replicato come sarebbe più efficace e opportuno, ai fini dell'abbattimento della recidiva, indirizzarsi verso un maggiore ricorso alle misure alternative al carcere.

L'incontro di via Arenula è stata l'occasione per il PRNTT e l'Osservatorio UCPI di consolidare la comune iniziativa volta, anche attraverso denunce alle Autorità nazionali e sovranazionali, a conquistare la piena legalità costituzionale dell'esecuzione penale.

Roma, 19 marzo 2019