13/03/2019
La nostra solidarietà a Nasrin Sotoudech

L’Unione delle Camere Penali Italiane, con l’Osservatorio Avvocati Minacciati, esprime il proprio sgomento per la condanna della collega iraniana Nasrin Sotoudeh a 38 anni di carcere e 148 frustate.

La nostra solidarietà a Nasrin Sotoudeh

L’Unione delle Camere Penali Italiane, con l’Osservatorio Avvocati Minacciati, esprime il proprio sgomento per la condanna della collega iraniana Nasrin Sotoudeh a 38 anni di carcere e 148 frustate.

Le accuse sono quelle di ‘collusione contro la sicurezza nazionale’, ‘propaganda contro lo Stato’, ‘istigazione alla corruzione e alla prostituzione’, e ‘essere apparsa in pubblico senza hijab’ (il velo obbligatorio per le donne in Iran).

L’Avv. Sotoudeh è stata in realtà condannata per il solo fatto di espletare la propria funzione e i propri doveri professionali, difendere le libertà e i diritti fondamentali, specialmente in difesa dei più deboli, delle donne e contro la pena di morte.

Proprio per il suo impegno è stata insignita nel 2012 del premio Sakharov del Parlamento Europeo per la libertà di pensiero ed è stata decretata vincitrice del Premio Trarieux 2018, il più antico premio conferito ogni anno dagli avvocati ad un avvocato che, con la sua attività e la sua sofferenza, si sia distinto in modo particolare per la difesa dei diritti umani.

Si tratta della più severa sentenza emessa nei confronti di un difensore dei diritti umani in Iran. La decisione dei giudici, che hanno calcolato la pena applicando la discrezionalità che l’art. 134 del Codice Penale iraniano permette nel caso di tre o più capi d’accusa, ha sommato 4 anni alla pena massima di 29 anni (che, considerando una condanna precedente, raggiungono i 38 anni di reclusione).

Questa sentenza è simbolo dell’aspra repressione che sta colpendo l’Iran, dove i difensori come Nasrin vengono attaccati e perseguitati solo per aver fatto il loro dovere: ma in tutto il mondo, Italia compresa, gli avvocati vengono condannati,  minacciati, delegittimati.

L’Unione delle Camere Penali Italiane, nell’esprimere la massima solidarietà alla collega, auspica la sua liberazione e la cessazione di tali violenze nei confronti dei difensori dei diritti umani, baluardo dei diritti e delle libertà fondamentali.

Roma, 13 marzo 2019

La Giunta UCPI

L’Osservatorio Avvocati minacciati UCPI

 

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The Italian Association of Criminal Lawyers, through the Osservatorio Avvocati Minacciati, expresses its dismay for the sentence of the Iranian colleague Nasrin Sotoudeh to 38 years in prison and 148 lashes.

The charges are those of "collusion against national security", "propaganda against the state", "incitement to corruption and prostitution", and "having appeared in public without a hijab" (the mandatory veil for women in Iran).

Ms. Sotoudeh suffers all this only for carrying out her professional function and duties, defending freedoms and fundamental rights, especially in defence of the weakest, women and against the death penalty.

Because of her commitment, in 2012 she was indeed awarded the Sakharov Prize of the European Parliament for freedom of thought and was also awarded the Trarieux Prize 2018, the oldest prize awarded each year by lawyers to a lawyer who, with his work and his suffering, has distinguished himself in particular for the defence of human rights.

This is the harshest sentence passed on a human rights defender in Iran. The decision of the judges, who calculated the penalty by applying the discretion that Article 134 of the Iranian Penal Code allows in the case of three or more indictments, added 4 years to the maximum sentence of 29 years (which, considering a previous sentence, reach 38 years of imprisonment).

This sentence is a symbol of the harsh repression that is affecting Iran, where defenders like Nasrin are attacked and persecuted only for performing their professional duty; all over the world defense lawyers are convicted, threatened, delegitimized.

The Italian Association of Criminal Lawyers expresses its full solidarity with her and hopes that she will be released and that this violence against human rights defenders, sentinels of fundamental rights and freedoms, will cease.

Rome, 13th March 2019

 

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