31/10/2018
Riformare la prescrizione con un "post"? La dichiarazione del Presidente UCPI

La Giunta UCPI, acquisiti i necessari chiarimenti sulla natura e sulla portata di questa (al momento estemporanea) iniziativa del Ministro di Giustizia, adotterà tutte le necessarie iniziative, anche le più dure e determinate, per impedire che una riforma di questa portata possa essere anche solo avviata con simili, inaudite modalità, estranee alle più elementari regole di una civile sintassi politica e parlamentare.

Abbiamo dovuto apprendere da un post su Facebook la estemporanea decisione del Ministro di Giustizia on. Bonafede di presentare questa mattina un emendamento al decreto che egli ama definire “spazzacorrotti”, tramite il quale inserire nel nostro ordinamento giuridico, tra il lusco e il brusco, la sospensione della prescrizione  dei reati dopo la sentenza di primo grado.
La decisione sarebbe nata nel corso di una manifestazione politica che raccoglieva la presenza di una congerie di “vittime di reati” in gran parte ancora nemmeno accertati processualmente, e non certo a causa della prescrizione (Ilva, Rigopiano, addirittura il ponte di Genova!)
I penalisti italiani seguono con allarmata attenzione l’esito di questa al momento solo preannunziata iniziativa del Guardasigilli, impegnandosi in queste ore ad acquisire informazioni per  sapere: a) quale sia l’esatto tenore dell’emendamento, e quando lo stesso verrebbe effettivamente presentato; b) se si tratti di un emendamento del Governo, dunque concordato e condiviso da tutte le componenti della attuale maggioranza; c) quali siano i profili di ammissibilità di tale preannunziato emendamento, attesa la sua evidente incongruità e non pertinenza con il testo normativo di riferimento.
L’Unione delle Camere Penali Italiane ribadisce la più ferma contrarietà a simili, irresponsabili proposte di riforma, il cui risultato sarebbe inesorabilmente, al contrario di quanto si intende affermare, un prolungamento sine die della durata già insopportabile del processo penale in Italia, con grave pregiudizio dei diritti degli imputati e delle stesse persone offese.
La Giunta UCPI, acquisiti i necessari chiarimenti sulla natura e sulla portata di questa (al momento estemporanea) iniziativa del Ministro di Giustizia,  adotterà tutte le necessarie iniziative, anche le più dure e determinate, per impedire che una riforma di questa portata possa essere anche solo avviata con simili, inaudite modalità, estranee alle più elementari regole di una civile sintassi politica e parlamentare.


Il Presidente
Avv. Gian Domenico Caiazza

Roma, 31 ottobre 2018

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