01/07/2018
Chiudere Strasburgo va contro il buon senso

La lettera del Segretario Petrelli, pubblicata oggi su Il Tempo.

Il riflesso pavloviano del Ministro Salvini alla parola "Europa" non risparmia neppure la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e le sue decisioni. La parola d'ordine, come nel dizionario dei luoghi comuni di Flaubert, è "inveire contro". Dire che certe istituzioni, come la Corte di Strasburgo, andrebbero chiuse perchè incentivano gli ecomostri, é una simpatica inversione della logica e del buon senso. Se si tratta di ecomostri forse qualcuno prima di arrivare ai processi li avrebbe potuti fermare, e se invece dietro la parola ad effetto ci sono in realtà complesse situazione giuridico-amministrative, è bene che la confisca segua solo ad una condanna, in ossequio alla presunzione di innocenza, che per fortuna in Europa gode di maggior prestigio. Cosi come l'idea che la confisca é comunque una pena e la proprietà e l’esercizio di impresa diritti tutelati dalle leggi nazionali e sovranazionali. Prima di voler chiudere la CEDU, rifletta il Ministro sul fatto che vi son dentro tutti i paesi d'Europa, Turchia e Russia comprese. Se, in compagnia della Bielorussia (ove è ancora prevista la pena di morte), volesse restarne fuori, farebbe fare al nostro Paese un altro passo avanti verso la democrazia e la civiltà...

Francesco Petrelli

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