22/12/2017
La lettera del Presidente Migliucci a tutte le Camere Penali Italiane

Pubblichiamo la lettera del Presidente Migliucci inviata a tutti i Presidenti e a tutti gli iscritti alle Camere Penali Italiane.

Caro Presidente, Cari Amici del Direttivo e Soci della Camera Penale,

come sapete la Camera dei Deputati ha verificato positivamente la validità delle firme raccolte per la nostra proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per l’attuazione della separazione delle carriere giudicante e requirente della magistratura.

Si tratta di un risultato che alcuni consideravano proibitivo e che, invece, è stato raggiunto grazie all’impegno generoso di tutti Voi.

Ho negli occhi giovani e meno giovani che con entusiasmo e passione hanno contribuito alla raccolta incontrando coloro che si fermavano ai nostri gazebo per spiegare quanto fosse importante che il giudice fosse distinto da chi accusa al fine di assicurare un’effettiva parità delle parti e il giusto processo.

Pioggia, mal tempo, caldo torrido non hanno arrestato il percorso di questa iniziativa fortemente identitaria che ha potuto avere successo grazie alla determinazione e alla abnegazione di tutti.

Rimarranno impresse nella nostra mente la corsa contro il tempo per far pervenire tempestivamente i moduli con le firme certificate, il controllo incessante effettuato presso la nostra sede e i tanti episodi, anche divertenti, che hanno accompagnato questa avventura.

Naturalmente l’obiettivo di ottenere l’approvazione della proposta non è stato ancora conseguito e, insieme, dovremo porre in essere tutto quanto necessario e possibile perché venga discussa e venga inserita nell’agenda della politica.

Credo, comunque, si debba essere soddisfatti per aver dato dimostrazione, ancora una volta, di essere una comunità in grado di elaborare proposte importanti in materia di politica giudiziaria e di interloquire positivamente con la società nell’interesse dei diritti e delle libertà.

Il 2017 è stato un anno difficile: abbiamo cercato di contrastare, anche con astensioni che hanno richiesto sacrifici non indifferenti soprattutto per i più giovani, la riforma del codice penale e di procedura penale, che pure abbiamo contribuito a migliorare rispetto alla iniziale formulazione; siamo riusciti a coinvolgere l’Accademia nell’avversare la riforma del cd. codice antimafia, registrando una significativa convergenza di opinioni.

Le nostre iniziative hanno avuto il merito di aprire un dibattito sulla politica giudiziaria nel nostro Paese e, ancora una volta, tutto questo è stato possibile grazie alla partecipazione delle Camere Penali che, anche nel territorio di competenza, sono riuscite a catalizzare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica su problematiche che altrimenti sarebbero state del tutto trascurate.

Le astensioni hanno provocato alcune reazioni a dimostrazione che il nostro impegno non è passato per nulla inosservato: siamo riusciti a far comprendere come l’Unione non abbia mai protestato per ragioni di ordine corporativo o sindacale, difendendo il nostro diritto ad astenerci.

Il Centro Marongiu, con gli Avvocati dell’Unione, ha ottenuto un brillante risultato, frutto di approfondimento e dibattito culturale e dottrinario dinanzi alla Corte di Giustizia, con la sentenza Taricco.

Siamo riusciti a contrastare un emendamento che avrebbe svuotato di significato la specializzazione, il che rende ancora una volta evidente la complessità e le difficoltà del momento.

Ci sarebbero tante altre cose da rammentare, ma abbiamo avuto modo di scriverne e parlarne anche in altre occasioni.

Desidero però ricordare anche che i nostri amici Avvocati Ezio Menzione e Nicola Canestrini continueranno, anche nel periodo natalizio, il loro lavoro per verificare eventuali attentati alla libertà di difesa, nell’ambito del progetto UCPI “Avvocati minacciati - endangered Lawyers”. A loro il nostro affettuoso abbraccio.

I prossimi mesi saranno decisivi per comprendere quale sarà il futuro del nostro Paese anche in materia di politica giudiziaria e cioè se prevarrà un’idea liberale e democratica del processo, oppure se continuerà a imperversare una deriva giustizialista.

Noi ci saremo per apportare il nostro contributo al miglioramento, consapevoli che, come ha dimostrato anche il recente Congresso di Roma, i Penalisti Italiani sono animati da una inesauribile passione e da un grande cuore.

Vi auguro, insieme alla Giunta, che il Natale e le prossime Festività possano riservarVi tutta la serenità e tutto ciò che di meglio desiderate, anche per i Vostri Cari.

Un abbraccio affettuoso.

Beniamino Migliucci

Roma, 22 dicembre 2017