Osservatorio Pari Opportunità

La Commissione Pari Opportunità è stata istituita a seguito della mozione approvata all'unanimità al Congresso Straordinario di Torino del 2009 e, con il proprio lavoro, ha portato all’introduzione della norma di cui all’art. 420 ter comma 5 bis c.p.p., che oggi rappresenta un baluardo a tutela della maternità e della genitorialità nonché del contemperamento dei relativi diritti con le esigenze lavorative e professionali.

Dal 2019 la Commissione è stata trasformata in Osservatorio Pari Opportunità con l'obiettivo di proseguire nella rimozione delle disparità di genere nell'esercizio della professione dell'avvocato penalista, della macroscopica e spesso ingiustificata differenza di reddito tra gli avvocati penalisti a seconda che siano uomini o donne e della scarsa rappresentanza femminile nelle istituzioni e nelle associazioni forensi.

L’attività dell’Osservatorio si estende, inoltre, alla trattazione ad ampio raggio di tutti i temi che riguardano la disparità di genere nel settore della giustizia penale, compreso il carcere, attraverso la partecipazione a convegni tematici e ad eventi internazionali, quale ad esempio “Orange the World”, nonché attraverso iniziative, quale il questionario sulla condizione professionale delle avvocate dell’UCPI, e l’organizzazione di incontri, tavole rotonde e convegni.



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16/11/2023

La liberazione dell’Avvocata Nasrin Sotoudeh

L’Unione, con i propri Osservatori Europa, Pari opportunità e Avvocati minacciati, esprime soddisfazione per la liberazione dell’Avvocata Nasrin Sotoudeh, e anche quest’anno sosterrà la campagna internazionale Orange the World promossa dall’ONU.

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Gli obbiettivi

  Le attività

Lo strumento elettivo di azione è quello culturale.
Come in molti altri settori di azione dell'Unione è evidente che l'attività di sensibilizzazione interna ed esterna è fondamentale; le ingiustificate disparità sono infatti alimentate anche dall'indifferenza.
Occorre far intendere che è una questione di promozione e tutela dei diritti, non diversa dalle altre battaglie che vedono impegnate le Camere Penali.
In tale direzione si pongono quindi l'organizzazione e promozione di specifici incontri ed eventi anche formativi e la formulazione di proposte volte ad incidere direttamente sul tessuto normativo.
La Commissione propose da subito una modifica dell'art. 420 ter c.p.p. che confluì in un disegno di legge presentato al Senato il 6.10.2010.
In questi giorni la Commissione è nuovamente impegnata in tale senso, nella speranza di riuscire a riportare all'attenzione del legislatore lo specifico tema della maternità e della genitorialità quale legittimo impedimento.
Altra modalità di intervento è la raccolta dei dati; occorre infatti conoscere la realtà e sulla base di questa agire.
Da questa esigenza l'idea di una prossima indagine tra le avvocate iscritte alle Camere Penali.