18/04/2024
Il carcere e quegli strumenti atroci con cui ci si da la morte

Lenzuola e bombole di gas, strumenti che consentono solitamente ai detenuti di procurarsi il cibo e il sonno, quel poco che assicura il minimo della sopravvivenza, divengono gli strumenti atroci con cui ci si dà la morte. Il comunicato della Giunta

L’ultimo terribile suicidio nel carcere di Como prolunga quella interminabile lista che pesa oramai come un macigno sulla coscienza dell’intero Paese. Lenzuola e bombole di gas, strumenti che consentono solitamente ai detenuti di procurarsi il cibo e il sonno, quel poco che assicura il minimo della sopravvivenza, divengono gli strumenti atroci con cui ci si dà la morte. In una perdurante indifferenza questo terribile elenco continua ad allungarsi proiettando la sua ombra futura verso la cifra mai raggiunta di oltre novanta suicidi in un anno. L’universo carcerario, abbandonato da troppo tempo a sé stesso, ed alla sua troppa disperazione, ha bisogno di cure immediate, di urgenti misure che proteggano la vita e la dignità di tutti i detenuti, necessita di un nuovo patto con la società all’interno della quale vive. L’Unione delle Camere penali italiane ha denunciato con forza questa inaccettabile condizione di degrado e di illegalità, ha raccolto in una manifestazione tutte le forze politiche, le istituzioni pubbliche e le associazioni che fossero disposte a sostenere quell’unica concreta iniziativa, la proposta di legge Giachetti-Bernardini che è all’esame del Parlamento e che mira quantomeno a decomprimere il fenomeno del sovraffollamento, migliorando le condizioni minime di vita nelle carceri. L’Unione ha denunciato anche l’insufficienza e l’inidoneità di tutte le proposte formulate dal Governo rispetto ad una soluzione immediata ed efficace della crisi. Al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul significato di questa emergenza, l’Unione promuove e sollecita quotidianamente ogni iniziativa delle Camere penali coinvolgendo le istituzioni carcerarie dei singoli territori ed invita la politica e l’informazione tutta a svelare ed a denunciare in ogni modo la falsità dello slogan “più carcere più sicurezza” ed a diffondere invece l’idea che solo un carcere migliore che tenda ad una effettiva rieducazione rende una società migliore e più sicura. 

Roma, 18 aprile 2024

La Giunta