19/05/2020
Gli esiti della consultazione avanti la Commissione Europea sulla effettiva applicazione della Carta dei Diritti Fondamentali dell'UE

UCPI ha partecipato, in sinergia con l’Osservatorio Europa, alla consultazione dei giudici, degli altri operatori della giustizia e degli enti di formazione. La consultazione avviata dalla Commissione Europea per verificare l’effettiva applicazione nell’ordinamento interno della Carta dei diritti fondamentali dell’UE ha avuto degli esiti interessanti e ha comunque reso manifesta l’esigenza di diffonderne più capillarmente la conoscenza tra gli operatori del diritto”

L’Unione delle Camere Penali Italiane è stata invitata a partecipare alla “Consultazione dei giudici, degli altri operatori della giustizia e degli enti di formazione sulla nuova strategia della Commissione europea per l’effettiva applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell'UE” - nel ventennale della sua approvazione a Nizza e nel decimo anniversario da quando è divenuta fonte del diritto primario dell’UE - al fine di renderla, di fatto, uno strumento di uso comune nella pratica giudiziaria e nella formazione degli operatori del diritto.

L’impegno e l’attenzione di UCPI nei confronti del diritto sovranazionale, testimoniati dalle numerose iniziative di carattere scientifico e formativo sia a livello nazionale che locale, sono rivolti anche a favorire la conoscenza e l’approfondimento della Carta tra gli avvocati penalisti per consentire loro di poter disporre compiutamente di un ulteriore, e necessario, strumento per garantire la protezione dei diritti fondamentali oltre alla Costituzione ed alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, che, tuttavia, nell’applicazione concreta, quale emerge dalla giurisprudenza di merito e di legittimità, risultano orientare maggiormente l’interprete nazionale.

In questo senso, avanti la Commissione Europea, che ha promosso la consultazione, UCPI ha posto in rilievo, in sinergia con l’Osservatorio Europa, come  il raro utilizzo della Carta tra gli operatori del diritto sia spesso addebitabile alla scarsa conoscenza delle opportunità che possono derivare dalla sua corretta applicazione nell’attività quotidiana, nonché alla difficoltà di applicare o fare riferimento al diritto dell’Unione al cui ambito di attuazione è circoscritta l’operatività dello strumento, per effetto del suo art. 51.

Al riguardo, pertanto, appare opportuno nel prossimo futuro, tra l’altro, dare maggiore diffusione e valorizzare l’utilità dei supporti e delle guide presenti sul portale europeo dedicato alla giustizia - quali lo Strumento interattivo per i diritti fondamentali e la checklist di “CharterClick”, che permette agli utenti di verificare se un caso specifico rientri nel campo di applicazione della Carta - e quelli elaborati dall’Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) finalizzati a promuoverne la conoscenza e l’attuazione come “Charter app” e “Charterpedia”, che consente l’accesso on-line alla Carta, articolo per articolo, alla giurisprudenza europea e nazionale ed alle pertinenti norme di diritto costituzionale, europeo ed internazionale.

Si è, altresì, sottolineata l’importanza delle pubblicazioni quali il Manuale della FRA sull’applicazione della Carta nel diritto e nell’elaborazione delle politiche a livello nazionale ed il Rapporto Annuale della Commissione sulla sua implementazione da parte delle istituzioni europee e degli Stati membri, segnalando come, in quest’ultimo caso, debba essere valorizzata la traduzione anche in lingua italiana al fine di dare una più capillare informazione.

L’UCPI, credendo fermamente nell’importanza della Carta per il suo impatto sul diritto penale, sia nel contesto eurounitario sia in quello nazionale, ha inoltre proposto di creare dei momenti di condivisione di esperienze per favorirne l’approfondimento e l’applicazione con i rappresentanti della FRA e della Commissione Europea, con la quale è onorata di collaborare anche in virtù del suo inserimento nel “Registro per la trasparenza” della Commissione, banca dati dei gruppi d’interesse specifici il cui obiettivo è influenzare il processo legislativo e di elaborazione delle politiche delle istituzioni europee.

Roma, 19 maggio 2020

L’Osservatorio Europa