16/10/2019
La legge di delegazione europea 2018: gli interventi in materia penale

Il 1° ottobre 2019 la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge di delegazione europea 2018, finalizzata a garantire l'adempimento degli obblighi comunitari in virtù di quanto disposto dall'art. 30 della L. 24 dicembre 2012, n. 234. In allegato il commento.

La legge di delegazione europea 2018 (https://bit.ly/2VJpLHf) si compone di 26 articoli che recano disposizioni di delega riguardanti il recepimento di 26 direttive, l'adeguamento della normativa nazionale a 12 regolamenti europei e le modifiche all'atto di recepimento di una decisione quadro GAI.
Per quanto attiene alla materia penale rivestono particolare importanza gli artt. 2, 3, 4 e 6 della legge di delegazione europea relativi, rispettivamente, all’obbligo di emanare, entro due anni dalla sua entrata in vigore, disposizioni recanti sanzioni penali o amministrative per le violazioni di obblighi contenuti in direttive europee attuate in via regolamentare o amministrativa, ovvero in regolamenti dell’Unione europea già pubblicati alla data della sua entrata in vigore, per i quali non sono già previste sanzioni penali o amministrative; il recepimento della direttiva PIF; l’adeguamento al regolamento EPPO; l’armonizzazione della normativa nazionale alla decisione quadro 2002/584/GAI relativa al MAE e alle procedure di consegna tra Stati membri.
 
Si ringraziano per la stesura della nota di commento Chiara Amalfitano, Professore ordinario di diritto dell’Unione europea, Università degli Studi di Milano, componente dell’Osservatorio Europa, e Miriana Lanotte, Specializzazione alla Scuola di professioni legali “Redenti”, cultrice di Diritto dell’Unione europea, Università di Bologna