15/04/2021
L'UCPI partner del progetto EULAW

Pubblichiamo il documento della Giunta e dell'Osservatorio Europa, in merito alla partnership di UCPI nel progetto EULAW per la formazione di un’avvocatura penalista Europea competente e consapevole del ruolo del difensore avanti l’Ufficio del Procuratore Europeo.

Coordinamento scientifico Avv. Paola Rubini - Delegata di Giunta per l’Osservatorio Europa, Responsabile del Progetto Avv. Federico Cappelletti - Responsabile Osservatorio Europa, Supporto organizzativo: Segreteria UCPI

 

L’Unione delle Camere Penali Italiane, in virtù dell’attenzione dimostrata negli anni nei confronti della istituzione dell’Ufficio del Procuratore Europeo (EPPO), è stata chiamata a  partecipare quale partner, insieme all’Università del Lussemburgo, all’Università di Zagabria, al Consejo General de la Abogacía Española e all’International Legal Advice Center (Bulgaria) al Progetto EULAW (JUST-JTRA-EJTR-AG-2020), co-finanziato dalla Commissione Europea, che vede quale capofila la Fondazione Lelio e Lisli Basso di Roma.

L'obiettivo generale del Progetto è quello di dare attuazione al regolamento EPPO perseguendo i seguenti obiettivi specifici:

- accrescere la competenza sul tema di 30 avvocati formatori europei in modo tale da agevolare la disseminazione di indicazioni e fornire supporto sulle disposizioni del Regolamento EPPO;

- migliorare la conoscenza del Regolamento EPPO da parte di 250 avvocati europei;

- aumentare il livello di consapevolezza di 250 avvocati europei sul ruolo dell’EPPO nella pratica quotidiana;

- creare materiale di formazione di agevole utilizzo per fornire agli avvocati europei gli strumenti per trattare i casi interessati dal Regolamento EPPO con competenza e per assicurare la tutela delle garanzie del diritto di difesa agli assistiti;

- promuovere l'apprendimento reciproco e il dialogo costruttivo tra 60 avvocati e 16 membri della magistratura provenienti da diversi contesti giuridici.

Obiettivi più specifici sono:

- rafforzare la capacità degli avvocati di lavorare con l'EPPO affrontando la sfida data dalle intersezioni fra il Regolamento EPPO, il diritto nazionale ed i diversi sistemi giudiziari;

- consentire agli avvocati di trattare i casi transfrontalieri e i casi nazionali interessati dal diritto dell'UE con una maggiore competenza;

- sensibilizzare gli avvocati alla dimensione europea della loro professione.

Il progetto raggiungerà i suoi obiettivi grazie all'organizzazione di eventi di formazione nazionali e transnazionali che combinano diversi formati e metodologie di formazione.

Prima di tutto, saranno organizzati 2 workshop transnazionali di formazione dei formatori (ToT) rivolti a 30 formatori di avvocati dei Paesi partner, appartenenti principalmente alle istituzioni ed associazioni nazionali dedite alla formazione. I ToT approfondiranno le principali caratteristiche dell'EPPO rilevanti per l’attività defensionale ed offriranno ai partecipanti conoscenze, competenze e strumenti metodologici che potranno essere sfruttati nella loro attività di formazione e adattati alle specificità nazionali.

I partecipanti ai ToT, quindi, agiranno come moltiplicatori garantendo il passaggio delle loro conoscenze ai loro pari nei seminari nazionali e anche, dopo la fine del progetto, nella loro attività di formazione permanente.

Alcuni saranno attivamente coinvolti nell'elaborazione di un manuale concepito per essere utilizzato come guida pratica per gli avvocati che si occuperanno dei casi investigati e perseguiti dall'EPPO, oltre che per rappresentare uno strumento di formazione per i tirocinanti dei seminari nazionali. Questi eventi tratteranno le implicazioni del Regolamento nel quadro nazionale e le principali questioni problematiche che possono sorgere ed indicheranno, altresì, come trattare sia i casi transnazionali sia quelli nazionali interessati dal diritto dell'UE sull'EPPO.

I seminari nazionali utilizzeranno metodi di formazione tali da combinare teoria e pratica e saranno condotti anche da alcuni avvocati formati durante i ToT.

Il coinvolgimento degli operatori del diritto come formatori che svolgono la stessa professione dei partecipanti contribuirà a focalizzare meglio il programma di formazione sulle esigenze degli avvocati e ad assicurare l'utilizzo di un efficace trasferimento di esperienze.

Dopo gli eventi nazionali, 60 avvocati saranno selezionati per partecipare a 2 workshop di scambio transnazionale che si concentreranno sulle questioni giuridiche che possono sorgere nei casi transfrontalieri e che necessitano di cooperazione giudiziaria. Essi saranno dedicati in particolare a promuovere lo scambio tra gli avvocati difensori europei e la creazione di una rete informale di avvocati, nonché a sviluppare la consapevolezza dei partecipanti sulla dimensione europea della loro professione.

I partecipanti saranno guidati ad affrontare e risolvere casi concreti di competenza dell'EPPO e l’approccio sarà altamente interattivo ed orientato alla pratica: sarà analizzata la più rilevante giurisprudenza in materia e saranno presentati dei possibili scenari teorici per coinvolgere attivamente i partecipanti nell'individuazione di soluzioni pratiche e per favorire lo scambio di esperienze tra di loro. Fungeranno, altresì, da stimolo per la discussione sull’EPPO da parte degli appartenenti a diverse professioni giudiziarie, atteso che diversi giudici e procuratori nazionali dei Paesi partner saranno invitati ad intervenire per condividere con i partecipanti la loro esperienza pratica nei rapporti con l'EPPO. Questo rappresenterà una caratteristica unica dei workshop, che riuniranno professionisti con diversi background ed esperienze, fornendo, così, una pluralità di punti di vista diversi.

I risultati di tali eventi saranno, poi, utilizzati per mettere a punto il manuale.

Per diffondere i risultati del progetto ad un pubblico più ampio sarà organizzata una conferenza internazionale finale della durata di un giorno e tutti i risultati prodotti nell'ambito del progetto saranno pubblicati per il download gratuito sui siti web dei partner e dei partner associati.

Riservandosi di fornire aggiornamenti sull’importante occasione di formazione e di approfondimento, è doveroso il ringraziamento alla Fondazione Lelio e Lisli Basso per aver coinvolto nell’importante iniziativa l’Unione delle Camere Penali Italiane che ha potuto partecipare, per la prima volta nella storia dell’Unione, ad un progetto co-finanziato dalla Commissione Europea.

Roma, 15 aprile 2021

La Giunta

L’Osservatorio Europa

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